Spesso capita che, per affrontare grandi argomenti, si usino
parole ancora più grandi e si rischia di non farsi capire dagli interlocutori:
allora, si comincia a costruire steccati e meccanismi complicati che allontanano
chi, per mille motivi diversi tra loro, non capisce né si adegua a tale linguaggio.
Nascono veri e propri tabù e autentici miti a cui, dopo,
si adeguano i più. Tra quelli più duri (e più falsi) emerge quello della neutralità
della scienza. Gli addetti ai lavori lo usano come parafulmine per le proprie
attività, i propri interessi e i propri errori; gli "altri" lo usano
come scudo dietro il quale nascondersi quando non comprendono certi percorsi
o certi fenomeni o quando quei percorsi o quei fenomeni usano per affermarsi,
per il proprio potere o - più banalmente - per i soldi.
Numerosi sono stati negli ultimi venti anni gli attacchi
a questo dogma. Sono stati veri e propri assalti al cielo.
La collana Altrascienza vuole essere un canale per
questa critica alla scienza e ai suoi usi correnti, Una critica che nasce da
un diverso retroterra culturale rispetto a quello dominante. Abbiamo inforcato
gli occhiali con cui leggere gli avvenimenti. Con il nostro lavoro vogliamo
dare spazio a coloro che, partendo dall'esperienza concreta nei campi di
interesse, smontano quel mito di neutralità della scienza e del sapere e forniscono
ai cittadini e ai movimenti - che irriducibilmente si riproducono nelle contraddizioni
sociali - strumenti di riflessione e di iniziativa
Dare spazio a coloro che partendo dall'esperienza concreta
nei propri campi di interesse, smontano quel mito della neutralità della scienza
e del sapere e forniscono ai cittadini e ai movimenti strumenti di riflessione
e di iniziativa.